18 Luglio 1991

Storia Odb San Leonardo

ODB, L'inizio dell'avventura

La Storia E' datata 18 luglio 1991 la domanda di affiliazione presentata al Comitato Provinciale della F.I.G.C. di Pavia da parte della Unione Sportiva ORATORIO DON BOSCO S. LEONARDO, meglio U.S. ORAT. DON BOSCO S. LEONARDO, perché lo spazio sul modulo non permetteva la denominazione per intero. Costituita nel luglio 1991, grazie alla buona volontà e perseveranza di alcuni Volontari, difficile ricordarli tutti, ma comunque proviamoci: Cotta Ramusino Silvano, Sozzani Pierino, Milani Teresio, Garbelli Pierangelo, Schivalocchi Osvaldo, Casali Mario, Santagostino Valerio, Pasi Ernestino e sicuramente altri dei quali oggi sfugge il ricordo.

Queste persone lavoravano per la Parrocchia proprio per dare sfogo al gruppo variegato di ragazzi che frequentava l'Oratorio e quindi la società viene iscritta dapprima al C. S. I. (Centro Sportivo Italiano) per la maggiore elasticità nelle fasce di età dei partecipanti ai vari tornei calcistici e successivamente in F.I.G.C. anche perché i bambini, divenuti ragazzi, si sono fatti adulti e quindi lo sbocco finale poteva essere solo la Terza Categoria.

Di campionato in campionato, anno dopo anno, i giovani giocano in amicizia ed in allegria, in una parola si divertono ed i Volontari lavoravano, e come lavorano. Successivamente l'operato dei dirigenti si trasforma in una organizzazione più seria anche dovuta all'introduzione prima della legge 460 e successivamente per la 398 che regolamentano le associazioni sportive non riconosciute e senza scopo di lucro.

Anni 2000

Si ricorda in quei tempi una U.S. ORATORIO DON BOSCO sostenuta finanziariamente da piccole donazioni, occasionale pubblicità e contributi dai soci: un grosso impegno, ma soprattutto una soddisfazione morale per quanto attivato a favore dei ragazzi del paese Con tanti pensieri di cose vissute come amicizia, gioia, delusione, lealtà, agonismo i vari Luigi Perotti, Pierangelo Casa, Pierangelo Lodola gestiscono la società sino all'estate del 2002, cioè sino al termine della stagione sportiva 2001/2002. In questo periodo, grazie all'aiuto economico della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, nascono i nuovi spogliatoi, staccati dalla struttura dell'Oratorio. E' proprio un'estate calda, quella del 2002: alcuni consiglieri infatti stanno preparando il "colpo del secolo". Chiusa la festa del paese, denominata "Festa dello Sportivo' contattano un imprenditore locale, quel NAPOLITANO che raramente si è affacciato al pubblico e citato nelle cronache dei quotidiani locali solo per alcune operazioni finanziarie di rilievo.

Carmine Napolitano, classe 1952, imprenditore edile, oggi a capo di un gruppo economico di notevole spessore nella provincia pavese, accetta di incontrare lo staff dirigenziale per discutere il futuro della società sportiva. Finisce così l'era del dilettantismo per entrare in quella manageriale, fatta di capitali, di doti tecnico-sportive di livello superiore e del cipiglio che "non piace vincere, ma stravincere" e Cosi accade. Napolitano crea il nuovo riassetto societario, migliora l'organizzazione tecnica ed amministrativa della società e forma la sua squadra di manager. Chiama al suo fianco una figura di peso nel calcio pavese: un certo Lauro Valeriani, ex consigliere e dirigente del Pavia Calcio e profondo conoscitore del mondo calcistico dilettantistico. A capo dello staff tecnico arriva Bianchi Fabrizio che nelle vesti di Direttore Sportivo confeziona un squadra fatta per vincere, supportato dall'esperienza di quella "vecchia roccia" che è Diego Scarabelli. A ricoprire il ruolo di allenatore, viene chiamato Fabrizio Bonfoco, che da pochi mesi ha appeso le scarpe al chiodo. Il primo anno (2002/2003) si chiude con la vittoria del campionato di terza categoria "girone A" a 78 punti, un + 16 in media inglese e ben 12 punti sulla seconda classificata (Aquilotti Celeres). Si riparte per la stagione 2003/2004 con l'obiettivo di vincere ancora. Viene confermato l'allenatore Bonfoco, e così vale anche per i giocatori del calibro di De Battista, Furiosi, Fracchia, Montanari, Uggetti, Civardi e Crubellati, mentre vengono acquistati personaggi come Segagni, Merolli, Menegatti, Pinto e Davide che da subito fanno la differenza nel girone "S" della Seconda categoria.